Vivere stanca, Jean-Claude Izzo

Marsiglia, il Vieux-Port.
Marsiglia, il Vieux-Port.
Ci sono autori e scrittori e persone che sono per sempre. Sfuggono alla banalità e allo scempio a cui l’eterno divenire del tempo condanna le nostre fragili esistenze. Ecco, Jean-Claude Izzo è un sopravvissuto al tempo. Nato vissuto e morto a Marsiglia, è stato un brillante scrittore e, soprattutto, sapiente rabdomante degli umori sotterranei della “sua” Marsiglia. Città dalle mille contraddizioni, città di mare e porto internazionale, è stata fonte inesauribile per tutta la produzione letteraria di Izzo. La sua musa ispiratrice. I protagonisti del testo? In questo libro, Vivere stanca, Izzo si sofferma a raccontare gli sconfitti, gli umiliati e offesi dalla vita. Accompagnati, nel loro personale naufragio, dai colori, dai rumori e dai sapori di Marsiglia…che l’autore riesce a rendere al lettore vivi, pulsanti, compiendo il miracolo laico dei grandi scrittori, ovvero solleticare e stimolare tutti i nostri sensi mentre scivoliamo per le pagine. Si sentono gli odori del porto, alle prese con la ristrutturazione industriale, i sapori degli inevitabili pastis fedeli compagni dei suoi protagonisti e degustati nei bar della città vecchia. E poi i colori delle vie, il calore della città…e la fisicità del contatto tra corpi che si cercano e, al contempo fuggono, il sesso e la sua energia vitale.

Izzo ci accompagna per Marsiglia, un moderno Virgilio, facendoci incontrare i suoi colori, le sue speranze e le sua barbarie. Ecco, se volete conoscere Marsiglia accantonate le guide turistiche che vanno per la maggiore…leggete Izzo, e poi sarete pronti per Marsiglia. Che sia un buon viaggio.

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